12 maggio 2025
In Italia la speranza di vita nel 2024 ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne. Entro il 2050 salirà ancora di circa 3 anni, e un terzo della popolazione avrà più di 65 anni.
La trasformazione demografica e il calo della forza lavoro sul totale della popolazione che continuerà a diminuire secondo i dati ISTAT, mettono a rischio la tenuta del sistema economico e del sistema sanitario: le persone di età superiore ai 65 anni, sebbene rappresentino circa il 25% della popolazione, già oggi assorbono circa il 60% della spesa sanitaria nazionale.
Rappresentanti del mondo politico, scientifico, industriale e delle associazioni di pazienti, riuniti a Roma per la prima edizione dell’evento di Pfizer “FUTURE – Economia, Longevità e Salute”, propongono una nuova visione delle politiche sanitarie, economiche e sociali che faccia leva sull’interconnessione tra salute, economia e demografia e sul valore del sistema delle Life Sciences, settore fondamentale per migliorare la qualità di vita e trasformare la sfida della longevità in opportunità di crescita per il Paese
Roma, 12 maggio 2025 – Ripensare l’equilibrio tra economia, salute e longevità, considerando l’invecchiamento non solo come questione sanitaria, ma come sfida strutturale che incide su welfare, sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e crescita del Paese.
L’intreccio peculiare di questi tre fattori fa dell’Italia - Paese tra i più longevi al mondo - un laboratorio avanzato a livello globale e rende prioritario un nuovo approccio di policy, basato su investimenti mirati, innovazione nelle Life Sciences e sviluppo inclusivo e sostenibile.
È l’indicazione emersa dalla prima edizione dell’evento di Pfizer “FUTURE – Economia, Longevità e Salute” che ha visto riuniti oggi a Roma, a Palazzo Wedekind, esponenti del mondo politico, accademico, scientifico, industriale e delle associazioni di pazienti, invitati a confrontarsi sulle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dal calo demografico in Italia.
«La longevità rappresenta una trasformazione profonda e irreversibile della nostra società, che impone una nuova visione delle politiche sanitarie, economiche e sociali – ha ricordato Daniela Bianco, Partner The European House – Ambrosetti e Responsabile Healthcare Practice, TEHA Group – Costruire una società longeva in buona salute è indispensabile per non avere squilibri economici insostenibili nel tempo per l’intero sistema economico e sociale del Paese. Per questo serve un cambio di paradigma che metta l’interconnessione tra salute, economia e demografia al centro dell’agenda pubblica, aumentando gli investimenti in prevenzione e innovazione».
Un contesto globale segnato da shock multipli e instabilità permanente sta mettendo alla prova la capacità di risposta delle economie e dei sistemi sanitari. Dalla crisi pandemica alla stretta monetaria globale, dalle tensioni geopolitiche all’inasprimento delle barriere commerciali, l’accumularsi di fattori destabilizzanti sta ridisegnando in profondità le prospettive di crescita economica e la sostenibilità delle politiche pubbliche.
A tutto ciò si sommano gli effetti strutturali del cambiamento demografico specifico dell’Italia: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del tasso di dipendenza e la riduzione della forza lavoro stanno generando un doppio squilibrio – tra risorse pubbliche in calo e domanda di assistenza in crescita – che impone una ridefinizione urgente delle strategie di sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali.
In Italia la speranza di vita nel 2024 ha raggiunto gli 81,4 anni per gli uomini e 85,5 per le donne. Tuttavia, questo straordinario traguardo demografico convive con un rapido e profondo processo di invecchiamento della popolazione. Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2025 l’età media degli italiani è pari a 46,8 anni, mentre il numero di over 65 ha raggiunto i 14,5 milioni (24,7% della popolazione). Entro il 2050, l’età media supererà i 50 anni e un terzo della popolazione avrà più di 65 anni, mentre il rapporto tra popolazione in età attiva e non attiva scenderà da 3:2 a 1:1. Questa dinamica determinerà un profondo squilibrio tra generazioni, con effetti diretti su produttività, sostenibilità dei sistemi previdenziali, domanda di assistenza e servizi sanitari.
Inoltre, l'invecchiamento comporta costi sanitari più elevati. Secondo il Rapporto Meridiano Sanità di TEHA, le persone di età superiore ai 65 anni, sebbene rappresentino circa il 25% della popolazione italiana, assorbono circa il 60% della spesa sanitaria nazionale, un dato che potrebbe salire ulteriormente nei prossimi decenni, considerando l’incremento della speranza di vita e l’aumento dei casi di malattie croniche.
Alla luce di queste sfide, il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) rappresenta una priorità per garantire la sostenibilità del sistema sanitario italiano. L’investimento in prevenzione, innovazione tecnologica e ricerca scientifica emerge come la risposta più efficace per affrontare le sfide future.
La promozione di stili di vita sani e tutte le attività di prevenzione sono elementi essenziali per garantire un invecchiamento in buona salute, limitando l’insorgenza delle malattie e riducendo l’impatto sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. Interventi di prevenzione, come l’adozione di alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare, immunizzazione e screening per malattie croniche, possono migliorare la qualità della vita, riducendo la pressione sul sistema sanitario e creando valore anche per il sistema economico.
«L’attuale scenario sociodemografico impone una crescente attenzione al tema della prevenzione da parte delle istituzioni e della politica – ha sottolineato il Sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato – Come Governo e Ministero della Salute vogliamo investire maggiormente in prevenzione e promuovere una più ampia consapevolezza tra i cittadini, affinché possano prevenire il conclamarsi di malattie, così da garantire migliori esiti di salute e allo stesso tempo salvaguardare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale».
Per affrontare la sfida della longevità e rispondere in modo efficace alle sfide del cambiamento in un quadro economico difficile, di instabilità e incertezza, è fondamentale che venga riconosciuto il ruolo strategico del settore delle Life Sciences per la competitività del Paese.
Il settore delle Life Sciences è al centro di un ecosistema che favorisce la ricerca e l’innovazione, migliorando non solo la salute della popolazione, ma anche la produttività e l’occupazione. È necessario, tuttavia, potenziare l’attrattività del Paese per nuovi investimenti, migliorando le politiche fiscali e semplificando la burocrazia, per consolidare il ruolo dell’Italia come leader nel campo della salute e dell’innovazione in Europa e nel mondo.
«L’Italia sta attraversando una fase cruciale per ripensare il proprio modello di sviluppo e affrontare le grandi sfide legate alla longevità. In questo contesto, l’elaborazione del nuovo Libro Bianco della politica industriale rappresenta un’opportunità strategica per riconoscere il valore del settore delle Life Sciences come leva per la crescita del Paese – ha detto Özgür Yaziyurt, Country President, Pfizer Italia – Pfizer è parte integrante di questo ecosistema: con oltre 2.300 occupati, investimenti in costante crescita e un impegno solido nella ricerca clinica, vogliamo contribuire non solo al miglioramento della salute delle persone, ma anche allo sviluppo di un’economia della conoscenza e dell’innovazione».
Pfizer
Fondata a Brooklyn nel 1849, Pfizer è oggi azienda leader tra le biofarmaceutiche al mondo, con una gamma di prodotti ampia e diversificata, che comprende: farmaci in area cardiovascolare e antinfettivi; nuove molecole nell’ambito dei vaccini e dei biologici; terapie innovative in oncologia e farmaci orfani per malattie rare.
Con oltre 10 miliardi di dollari investiti in ricerca e sviluppo è tra le aziende del settore che investono di più in R&D. Pfizer collabora da sempre con le strutture sanitarie, i governi, gli enti e le comunità locali, per favorire l’accesso alle cure per tutti e per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ogni giorno, in tutto il mondo, le persone di Pfizer lavorano per un unico grande scopo, quello di mettere a disposizione innovazioni che cambiano la vita dei pazienti: “Breakthroughs that change patient’s lives”.
L’azienda è presente in Italia dal 1955, con uffici a Roma e a Milano, e due stabilimenti produttivi, ad Ascoli Piceno e Catania. Per maggiori informazioni visita il sito istituzionale: www.pfizer.it
TEHA Group
TEHA Group, controllata da The European House – Ambrosetti, è una società di circa 330 professionisti di cui il 61% donne, attiva sin dal 1965 con numerose attività in Italia, in Europa e nel mondo. Dal 2013 TEHA Group è stata nominata nella categoria "Best Private Think Tanks" - 1° Think Tank in Italia, 4° nell’Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale (fonte: “Global Go To Think Tanks Report” dell’Università della Pennsylvania). TEHA Group è stata riconosciuta da Top Employers Institute come una delle 151 realtà Top Employer 2025 in Italia. Per maggiori informazioni, visita il sito www.ambrosetti.eu.
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