Integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro: Pfizer e LUISS tra diritti, opportunità e responsabilità aziendale
Integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro: Pfizer e LUISS tra diritti, opportunità e responsabilità aziendale
14 febbraio 2025
L’occupazione tra i rifugiati ha raggiunto il 78%, una percentuale in linea con la media europea, dimostrando il loro contributo all’economia e alla sostenibilità del welfare. Le aziende in questo hanno un ruolo chiave. L’integrazione dei rifugiati riesce a trasformare la diversità in un’opportunità di crescita. L’accesso al lavoro per i rifugiati, non solo garantisce autonomia economica e aumenta il senso di appartenenza alla comunità ospitante, ma migliora anche la reputazione aziendale, stimolando l’innovazione e l’internazionalizzazione con nuove competenze culturali, etniche e linguistiche. Inoltre, offre ai team interni aziendali un’occasione di crescita umana e professionale, favorendo un ambiente di lavoro più inclusivo e aperto.
Un passo significativo in questa direzione è stato l’evento ospitato presso la LUISS Business School, realizzato in partnership con Pfizer, dove è stato presentato il Position Paper sull’inclusione economica e lavorativa dei rifugiati nel territorio nazionale italiano. L’incontro ha coinvolto esperti, aziende e istituzioni per discutere delle migliori pratiche aziendali e delle strategie più efficaci per favorire l’inserimento dei rifugiati nel mercato del lavoro. L’obiettivo è sensibilizzare sempre più imprese affinché vedano l’integrazione come non solo un dovere etico ma anche un’opportunità di crescita economica e sociale.
Antonio Bebba, Equity Europe Lead, dichiara: “Come azienda globale Pfizer vuole essere un buon alleato delle comunità e creare una società che meglio rappresenti i nostri pazienti. Dal 2024, il Consiglio Europeo di Pfizer per l’Equità ha deciso di proporre collaborazioni al mondo accademico e alle Business School con l’obiettivo di lavorare su temi di interesse generale per la società, coerenti con il valore che in Pfizer definiamo Equity”.
Massimo Visentin, Eastern Europe Cluster President: “Lavorando a stretto contatto con Paesi dell’Est Europa coinvolti a loro volta in importanti flussi migratori, come Polonia e Grecia, abbiamo scoperto il ruolo fondamentale che le aziende possono giocare sull’integrazione economica dei rifugiati, così da trasformare una difficoltà in opportunità.”
Il progetto Refugee Leadership Initiative (PRLI) di Pfizer
A livello globale, Pfizer ha sviluppato una strategia ben definita sul valore Equità, declinata a livello continentale appunto per rispettare le specificità culturali di ogni continente. In Europa, il consiglio DEICE supporta business leader aziendali nell’attuazione di politiche inclusive e nel valorizzare la diversità come risorsa per l’innovazione e la crescita aziendale.
Già dal 2021, Pfizer Inc. ha lanciato a livello globale il Progetto Refugee Leadership Initiative (PRLI), mirato alla formazione e all’inserimento dei rifugiati presso le proprie sedi in tutto il mondo. Questo progetto è la concreta dimostrazione che un’azienda può non solo adottare politiche inclusive, ma renderle strutturali e misurabili, offrendo un modello replicabile per altre imprese, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore.
Nonostante i benefici, permangono ostacoli burocratici e pregiudizi sociali. Alcuni segmenti della popolazione percepiscono l’integrazione dei rifugiati come un “privilegio”, alimentando tensioni. Per questo, è fondamentale una comunicazione chiara e mirata, capace di evidenziare il valore dell’inclusione per l’economia e la società.
L’integrazione dei rifugiati è una scelta strategica per costruire un futuro più equo, innovativo e sostenibile.