Antibiotico-resistenza: ancora tra le 10 minacce più rilevanti per la salute
21 novembre 2025
L’antibiotico-resistenza non si ferma: anzi, cresce più che mai. 1 infezione batterica su 6 non risponde più agli antibiotici, un aumento di oltre il 40% rispetto al 2018 (Rapporto OMS 2025). Oggi, l’antibiotico-resistenza è considerata tra le 10 minacce più rilevanti per la Salute pubblica.
Cosa succede quando i batteri riescono a sfuggire all'azione dei farmaci sviluppati per combatterli? Le infezioni diventano più difficili da trattare, i tempi di guarigione si allungano e cresce il rischio di complicanze. Complicanze che possono essere anche gravi: a livello globale, 1,27 milioni di decessi annuali sono da attribuire a infezioni batteriche resistenti. E nel nostro Paese la situazione non migliora, con 12.000 morti legate a questo fenomeno ogni anno.
Come rispondere alla crescente minaccia?
Educare all’uso consapevole degli antibiotici, prima di tutto: assumere il farmaco giusto al momento giusto è la chiave per contenere la diffusione dei ceppi multiresistenti e preservare l’efficacia delle cure.
Fondamentale anche promuovere la cultura della prevenzione primaria. I vaccini sono infatti un altro strumento utile a contrastare la resistenza antimicrobica prevenendo le infezioni batteriche e riducendo così la necessità di utilizzo degli antibiotici. Se si evitano le infezioni, si riduce il consumo di farmaci, rallentando lo sviluppo di batteri resistenti.
È centrale anche investire nella ricerca scientifica, per “andare più veloci” dei patogeni: negli ultimi anni sono state introdotte poche nuove classi di antibiotici, mentre i batteri hanno continuato a evolversi. E il tasso di innovazione degli antinfettivi rischia di non tenere il passo.
L’impegno contro l’antibiotico-resistenza è una delle priorità di Pfizer, che arricchisce continuamente la propria pipeline di vaccini e farmaci per rispondere ai bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti.
In particolare, adesso l’obiettivo è rafforzare il ventaglio di opzioni disponibili per le infezioni gravi in un contesto in cui le alternative diventano di giorno in giorno meno efficaci, a causa della resistenza antibiotica.