Comunicare l’emicrania alla Generazione Z. Un progetto degli studenti di comunicazione dell’Università di Bologna, a cura di Comm To Action
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Febbraio 2025
Per molti giovani, l’emicrania resta una condizione sottovalutata, spesso percepita come un fastidio temporaneo piuttosto che come una patologia seria e debilitante, trascurata tanto a livello sociale quanto medico.
L’impatto di questa malattia sulla qualità della vita, specie durante l’adolescenza o la giovane età adulta, è profondo: sintomi come dolore intenso, nausea e ipersensibilità possono compromettere studio, lavoro e relazioni sociali. Tuttavia, la mancanza di sensibilizzazione tra i giovani non è solo un problema di percezione, ma anche di informazione: molti non riconoscono i sintomi o sottovalutano l’importanza di un intervento medico, vivendo l’emicrania come una condizione isolante e frustrante.
Dall’università una sfida professionalizzante
A novembre 2024, il mio percorso di studi in Scienze della Comunicazione presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna si è concluso con la finalizzazione di un progetto unico nel suo genere, che mi ha aperto nuove prospettive professionali e formative, in particolare il tirocinio che sto svolgendo in Pfizer.
Al corso di Comunicazione d’Impresa, ho avuto la possibilità di applicare le competenze teoriche ad un contesto reale, lavorando a un’iniziativa di sensibilizzazione sull’emicrania rivolta ai miei coetanei. Un aspetto fondamentale è stato l’approfondimento della relazione tra giovani ed emicrania, con l’obiettivo di creare una campagna digital veicolata sui canali e con il linguaggio della Gen Z.
Sonia Di Ciaccio, Carlotta Bianchini e Daniela Sessa a fine novembre 2023 hanno presentato agli studenti la comunicazione in ambito salute, permettendoci di esplorare da vicino le difficoltà e le opportunità di operare in un settore come quello farmaceutico; intrinsecamente tecnico, regolamentato e spesso percepito come distante. Quel lavoro, svolto in ambito universitario, mi ha dato la possibilità di conoscere direttamente le complessità che incorrono nel tradurre concetti scientifici sofisticati in messaggi chiari e accessibili, senza comprometterne la precisione e la credibilità.
Una delle più grandi sfide nella comunicazione in questo settore è il quadro normativo particolarmente rigido che lo caratterizza. Non si tratta solo di conformità legale, ma di un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti, la trasparenza delle informazioni e la fiducia del pubblico. Queste norme, pur essendo talvolta percepite come ostacoli, rappresentano un argine necessario contro la disinformazione e un requisito essenziale per tutelare la salute pubblica.
Anche in fase di realizzazione delle campagne sull’emicrania abbiamo dovuto lavorare con grande attenzione per garantire che ogni aspetto della comunicazione rispettasse le linee guida previste. Ciò ha implicato un uso rigoroso della terminologia medica appropriata e l’aderenza alle informazioni scientificamente validate sulla patologia, presentando dei contenuti in modo accurato e comprensibile per il pubblico.
La sensibilizzazione sull’emicrania, infatti, non è solo un tema di interesse accademico: è una missione concreta, che implica responsabilità etiche e l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Il progetto
L’attività ha previsto la creazione di una campagna volta a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emicrania, spesso sottovalutata e stigmatizzata. Tra gli oltre 40 progetti presentati dagli studenti, 4 sono stati selezionati come i più efficaci e sono stati ulteriormente sviluppati in collaborazione con Comm To Action, www.commtoaction.it, gruppo di lavoro di comunicazione d’impresa che coinvolge studenti, laureati e laureandi, in progetti di comunicazione e relazioni pubbliche.
Il progetto ha messo in luce il gap tra gravità della patologia e consapevolezza che ne hanno i giovani, cercando di colmarla con strategie di comunicazione mirate ed efficaci. La necessità di bilanciare precisione scientifica, empatia e semplicità narrativa ha richiesto un approccio innovativo e creativo. Attraverso linguaggi chiari, contenuti visivi coinvolgenti e strategie di storytelling, le campagne hanno cercato di educare il pubblico e abbattere lo stigma associato alla patologia.
Le campagne sono state pubblicate, una al mese per quattro mesi, sui canali digitali di Comm To Action, a partire dal primo ottobre 2024: COMM TO ACTION | Campagna di sensibilizzazione sull’emicrania.
Di seguito, i dettagli sui singoli progetti.
Le quattro campagne
Non Perderci la Testa!
Il punto di forza di questa campagna è sicuramente l’utilizzo di un approccio ironico per sensibilizzare sull’emicrania, sfruttando il linguaggio e lo stile comunicativo della Generazione Z. Attraverso meme, slang e riferimenti culturali, si crea un ponte tra passato (personaggi famosi come Van Gogh) e presente, evidenziando come questa condizione sia stata spesso banalizzata e sfatando gli stereotipi sulla patologia.
Le farfalle e i fiori del logo simboleggiano rinascita e libertà, ad indicare la possibilità di sentirsi liberi dallo stigma e aperti ad una sensibilizzazione collettiva.
Il progetto è stato realizzato da Giada Pietrarossi, Claudia Scialpi e Cristabel Volpe. Online dal 1 al 31 ottobre 2024.
Speak Up Emicrania!
L’obiettivo comunicativo di questa seconda campagna è stato “dare voce” all’emicrania, trasformando il dialogo su questa condizione neurologica in un atto di sensibilizzazione e supporto. Le esperienze personali sono al centro della campagna e gli strumenti interattivi (come quiz) stimolano il coinvolgimento attivo del pubblico, al fine di creare una comunità di supporto.
Il focus è sull’educazione e l’empowerment dei pazienti, nonché sull’importanza di politiche sanitarie che trattino l’emicrania come una priorità di salute pubblica.
Il progetto è stato realizzato da Michela Giampieri, Isabella Gori e Giada Sorrentino. Online dal 1 al 30 novembre 2024.
Emicrania: Impariamo a Vedere il Dolore
Il nome e la grafica della mia campagna derivano dalla categorizzazione dell’emicrania tra le cosiddette “malattie invisibili”. L’obiettivo è rendere visibile ciò che spesso non viene percepito dall’esterno, informando su diffusione, sintomi e cause della patologia. Un focus è dedicato agli esperti e all’importanza di una diagnosi tempestiva, al fine di trattare la patologia con un programma terapeutico personalizzato.
Il messaggio è costruito attorno all’empatia e alla necessità di conoscere lo stato psicofisico di chi convive con emicrania, per evitare una sottovalutazione del problema e una stigmatizzazione nella società.
Il progetto è stato realizzato da chi scrive. Online dal 1 al 31 dicembre 2024.
Breaking the Silence: Comprendere l’Emicrania
L’obiettivo di questa campagna è evidenziare il peso emotivo, fisico e sociale dell’emicrania, in particolare nelle donne, con l’obiettivo di contrastare lo stigma e promuovere una maggiore consapevolezza della malattia. Il messaggio centrale è “rompere il silenzio” e creare una comunità solidale.
Anche in questo caso si enfatizza l’importanza di un riconoscimento tempestivo della patologia, sottolineando il ruolo fondamentale dell’informazione come strumento per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Il progetto è stato realizzato da Giulia Cattin. Online dal 1 al 31 gennaio 2025.
Blog a cura di Vittoria Castellani, External Communications
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