Tumore del polmone: i numeri, le cause, le nuove frontiere della ricerca
Novembre 2025
Movember è un movimento internazionale che, dal 2003, accende i riflettori sui tabù che circondano la salute maschile. Scopo dell’iniziativa: raccogliere fondi e incoraggiare gli uomini a parlare apertamente di prevenzione e diagnosi precoce - in particolare dei tumori urogenitali (testicoli, prostata, vescica, rene). Nel nostro Paese, il tumore della prostata e quello della vescica sono tra i tumori più frequenti: Movember ricorda a tutti gli uomini che effettuare controlli regolari e spronare amici, colleghi, parenti a fare lo stesso è un gesto concreto di cura. Verso sé stessi e gli altri.
Quasi tutti gli uomini trascorrono ore a parlare di ciò che li appassiona, come lo sport: commentano le partite, discutono le scelte del nuovo allenatore, sanno a memoria statistiche, classifiche, formazioni. Ma si entusiasmano molto meno quando si tratta di parlare della propria salute. Eppure, è quella la partita più importante. Rompere il silenzio è l’obiettivo di Movember, la campagna globale per invitare gli uomini a parlare di salute e, in particolare, di tumori urogenitali (prostata, vescica, rene e testicoli). Dialogo e buona informazione possono fare la differenza tra la diagnosi precoce di un tumore e una scoperta tardiva.
In Italia i tumori che colpiscono prostata e vescica sono tra i più diffusi, anche se possono passare inosservati. Per motivi diversi.
Tumore della prostata, il più diffuso tra gli uomini
Il tumore della prostata è quello più diffuso tra gli uomini nei Paesi occidentali: in Italia costituisce circa il 19,8% di tutti i tumori maschili, con oltre 40.000 diagnosi nel 2024. È un tumore che colpisce principalmente tra i 45 e i 60 anni.
Oltre all’età, altri fattori di rischio includono:
Non sempre il tumore della prostata dà sintomi. Anzi, nelle fasi iniziali è spesso asintomatico.
Tuttavia, con il progredire della malattia, la prostata può diventare più voluminosa e iniziare a fare pressione sull’uretra, l’organo attraverso il quale avviene la minzione. Per questo, alcuni sintomi distintivi del tumore della prostata sono legati alla difficoltà nell’urinare, come dolore e bisogno particolarmente frequente.
È importante consultare subito il medico nel caso si avvertissero uno o più sintomi.
Ma non solo. Proprio perché il tumore della prostata, all’inizio, può non dare sintomi, anche in assenza di manifestazioni sono fondamentali visite di controllo regolari. Se la malattia viene individuata quando è in fase precoce, infatti, le chance di guarigione aumentano in modo significativo.
Gli esami di controllo includono l’esplorazione rettale digitale e uno speciale esame del sangue che misura il PSA, una proteina prodotta dalla prostata.
I risultati vengono poi interpretati dal medico in base alle proprie caratteristiche.
Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove terapie disponibili, oggi la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è di ben il 91%. Le opzioni di trattamento variano a seconda delle caratteristiche dei pazienti e della malattia. Le variabili da considerare sono diverse: estensione e aggressività del tumore, età, necessità del paziente, concomitanza di altre patologie.
Tumore della vescica, una patologia da non sottovalutare
Meno diffuso ma altrettanto insidioso, il tumore della vescica è il quarto tumore più frequente nel sesso maschile. Oltre 31.000 le diagnosi in Italia nel 2024. Colpisce soprattutto gli uomini sopra i 60 anni e origina nella mucosa interna che riveste la vescica, chiamata urotelio.
In base alla profondità di infiltrazione nella parete vescicale, si distinguono due forme principali.
Il principale fattore di rischio è il fumo di sigaretta, responsabile di circa la metà dei casi: le sostanze cancerogene inalate vengono eliminate attraverso le urine e possono danneggiare le cellule dell’urotelio per via del contatto prolungato.
I sintomi del tumore della vescica sono spesso sottovalutati dai pazienti.
Il sangue nelle urine è il principale, ma non l’unico: altre manifestazioni includono stimolo frequente e urgenza di urinare, dolore pelvico, bruciore.
La comparsa anche di uno solo di questi sintomi va subito segnalata al medico: la diagnosi precoce consente di intervenire con tempestività quando il tumore non è ancora aggressivo, e rende più facile tenere sotto controllo la malattia.
La sopravvivenza a 5 anni è di circa l’80%. L’approccio terapeutico prevede interventi combinati: a seconda delle caratteristiche della patologia (stadio clinico, aggressività, tipo) si può impiegare una combinazione di chirurgia, chemioterapia, immunoterapia, radioterapia e altre terapie innovative, grazie ai continui progressi della ricerca.
Bibliografia
Tumore della prostata - diagnosi precoce
Tumore della prostata - sintomi
Tumore della prostata - trattamento
Tumore della prostata - trattamento