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Tumore del polmone: i numeri, le cause, le nuove frontiere della ricerca

Ottobre 2025

In occasione di novembre, proclamato dalla Global Lung Cancer Coalition come “Mese Mondiale di Sensibilizzazione sul Tumore al Polmone”, proponiamo un focus su una delle neoplasie più diffuse e insidiose. Un approfondimento che analizza incidenza, fattori di rischio, tassi di sopravvivenza e prospettive future, con particolare attenzione all’evoluzione della medicina di precisione, oggi sempre più orientata a offrire terapie mirate e personalizzate.

Il tumore del polmone rappresenta una delle neoplasie più diffuse e la principale causa di morte oncologica a livello mondiale. In Italia, nel 2024 si sono stimati circa 44.000 nuovi casi, con una maggiore incidenza negli uomini rispetto alle donne. È la seconda neoplasia più frequente negli uomini e la terza nelle donne, e coinvolge rispettivamente il 14,3% e il 7,4% dei tumori totali, con una crescita annuale prevista dell’1,3%.

I progressi in diagnostica e terapia non sono ancora sufficienti a migliorare in modo significativo la prognosi, soprattutto per i pazienti non candidabili a trattamenti curativi. La sopravvivenza a cinque anni resta bassa: 16% negli uomini e 23% nelle donne, influenzata dal fatto che molte diagnosi avvengono in stadio avanzato.

Nel 2022, i decessi attribuibili al tumore del polmone sono stati circa 35.700.

I fattori di rischio: il fumo pesa per il 90%

Il principale fattore di rischio è il fumo, responsabile dell’85-90% dei casi. Altri fattori di rischio includono l’inquinamento atmosferico, episodi di tumore in famiglia (soprattutto genitori, fratelli-sorelle), precedenti malattie polmonari o trattamenti radioterapici. Aumenta il rischio anche l’esposizione a sostanze nocive, come l’amianto.

Nonostante numerosi studi epidemiologici (cioè sulla popolazione), attualmente non è disponibile un programma di screening universale e affidabile.
Ecco perché la prevenzione primaria rimane la strategia più efficace, con l’intervento sui fattori di rischio: in particolare, è fondamentale smettere di fumare. Evitare il fumo passivo, che incrementa il rischio di sviluppare la malattia fino al 30%.

Trovare le “impronte digitali” del tumore: la chiave per la cura su misura

Per migliorare la prognosi, è fondamentale una corretta diagnosi e tipizzazione molecolare, una tecnica che serve per individuare le mutazioni geniche trattabili con farmaci mirati. In particolare nell’adenocarcinoma polmonare, la forma più diffusa e pericolosa di tumore del polmone.

Inoltre, data la difficoltà di una diagnosi precoce, è essenziale che la diagnosi istopatologica (ovvero dei campioni di tessuto) e molecolare sia accurata sin dall’inizio, per poter impostare il miglior percorso terapeutico possibile e offrire un approccio più personalizzato e prognosticamente favorevole ai pazienti.
 

Bruno Gori, Senior Medical Affairs Scientist

Bibliografia
1.    Linee Guida AIOM Neoplasie del polmone 2024
2.    I numeri del cancro AIOM AIRTUM 2024

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